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Repressology – RPR#12

Posted on Mar 26, 2015 by in Repressology | 1 comment

Cipria Hacienda Party| Extra Date w/ Tornado Wallace| Dom 05.04.15

In anni di digging ho individuato due filosofie di pensiero sulle repress: l’integralismo della prima stampa e il collezionismo più conciliante.
I puristi non amano l’idea che un disco venga ristampato, non impazziscono per le raccolte e vi guarderanno con sufficienza quando gli mostrerete la vostra copia fresca di stampa di una cosa che loro probabilmente hanno acquistato almeno 20 anni fa.
C’è poi una seconda categoria di entusiasti del vinile, forse più ampia, per cui i discorsi di principio valgono poco di fronte alle seconde possibilità, specie quando puoi portarti a casa un bel disco ad 1/20 del prezzo inflazionato di discogs.

Questa rubrica parla con passione e senza troppi tecnicismi al secondo gruppo, chi deve centellinare i fondi destinati ai dischi, a chi era troppo giovane o troppo distratto back in the days, e a tutti quelli che in generale considerano le repress un accettabile compromesso morale.

Welcome to Repressology

RPR#12
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Ata Kak – Obaa Sima

(Awesome Tapes From Africa / ATFA014)
La storia di questa repress inizia nel 2002, a Cape Coast, Ghana. Qui l’etnomusicologo inglese Brian Shimkovitz trova una copia di Obaa Sima in un mercato di strada e l’acquista. La cassetta sparisce per qualche anno per poi risbucare nel 2006. Brian l’ascolta e l’impatto del nastro è tale da ispirarlo ad aprire il blog Awesome Tapes From Africa e decidere di rintracciare il misterioso Ata Kak.
Non è una missione facile. La cassetta, prodotta in Canada nel 1994 e distribuita in Ghana per ridurre i costi, è uscita in sole 50 copie e Ata Kak non si trova. Dopo 13 anni di ricerche interminabili e piste morte, Shimkovitz finalmente riesce a scoprire il vero nome dell’artista, Yaw Atta-Owusu, e a contattarlo.
Obaa Sima è un album unico nel suo genere. Sette tracce in cui ll rappato velocissimo in Twi di Kak e gli echi highlife si miscelano ad elementi pop ed elettronici risultando in ibridi assurdi che rasentano spesso house e techno. Must have per tutte le collezioni serie.


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K Alexi Shelby – Vertigo / U Get Down

(Technorama / TR5)

La francese Technorama inaugura la Classic Series con un EP firmato K Alexi Shelby. Sul lato A c’è Vertigo, una mina acid datata 1989 che vale tutto il disco, sul lato B U Get Down, una versione unreleased del pezzo ’97 You Get Down.
Visti i prezzi folli su discogs, spiace un po’ che non abbiano ristampato direttamente il Transmat originale con My Medusa e All For Lee-Sah, ma, come si dice, a caval donato non si guarda in bocca.

Grab

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Sarr Band – Double Action

(Boom Portugal / 7002)

Super ristampa di Double Action, album cult disco dei Sarr Band uscito nel 1979. Sul lato A riconoscerete la title track e Magic Mandrake, ristampati qualche anno fa dalla Calendar.
Su youtube non si trovano link, ma sul lato B ci sono due bombe non indiffenti: Nice & Nasty e Mefisto Boogie. Date un ascolto sui vari Juno & co per credere.

Grab
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Smackos – The Age Of Candy

( Berceuse Heroique / tba )

I fan di Legowelt sanno quanto sia difficile tenere il passo con tutti gli alias di Danny Wolfers. Smackos è uno di questi e appare per la prima volta nel 2004 su Strange Life ( ndr label di Wolfers) con The Age Of Candy Candy, immaginaria colonna sonora ambient per il celebre manga nipponico.
La greca Berceuse Heroique lo ristampa in 300 copie su doppio Lp 180g e promette per la copertina “some killer artwork” ispirata ai disegni originali. Conoscendo la label è il caso di segnarsi la data in agenda.

Pre Order


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Lena Platonos – Gallop

( Dark Entries / DE086 )

Lena Platonos ( Λένα Πλάτωνος ) è una pianista e compositrice greca. Nata a Creta e cresciuta ad Atene, è considerata una delle pioniere della scena elettronica greca, in particolare di quella synth pop / wave.

‘Gallop’ è il suo sesto lavoro ed esce nel 1985. E’ un album moderno e avanguardistico sotto ogni punto di vista, in primis per l’utilizzo esclusivo di strumentazione analogica tra cui vari synth e la Roland TR-808.

Ho sempre trovato nel greco una morbidezza intrinseca e una musicalità evocativa propria di poche altre lingue e qui il quasi recitato di Lena Platonos guida in una dimensione eterea avvolgente su ritmiche sospese e synth languidi. Tra le altre, c’è anche Αιμάτινες Σκιές Από Απόσταση (Bloody Shadow From Afar), ipnotica e di una bellezza spettrale.

Ristampa di qualità con artwork originale, inserti fotografici + lyrics e ovviamente vinile 180g.

Grab


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Jean Pierre Decerf – Space Oddities: 1975-1979

( Born Bad France / BB068LP )

Jean Pierre Decerf è una figura enigmatica e spesso dimenticata della musica francese. Di lui non si sa molto, le note di copertina lo descrivono come un musicista parigino attivo soprattutto nel decennio ’70/’80 e “celebre” per le sue library.

Space Oddities raccoglie alcune delle tracce uscite tra il 1975 e il 1979 ed è la prima antologia dedicata. Vista la scarsa reperibilità dei suoi lavori, è un comodo punto di partenza per i fan di Decerf o più semplicemente per tutti i curiosi. Escapismo cosmico, e psichedelia pura.

Grab!


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