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Repressology – RPR#10

Posted on Gen 14, 2015 by in Repressology | 0 comments

Tra fiumi di alcol, pandori e panettoni, invasioni batteriche e raffreddori epici da pubblicità Tempo, finalmente riesco a riprendere RPR. Le ultime settimane non sono state particolarmente ricche di uscite, ma le acque si stanno muovendo.

RPR#10

Schermata 2015-01-13 a 23.49.17
Industrial by Alessandro Alessandroni
( Dead-Cert / VCR007 )

La Dead Cert di Andy Votel e dei Demdike Stare ristampa Industriale, sonorizzazione di Alessandro Alessandroni strutturata attorno al concetto di industria e ripescato dall’enorme e ancora poco esplorato repertorio library nostrano. Uscito nel 1976 su Octopus e registrato negli studi di Piero Umilani, Industriale rivela il lato più “elettronico” e forse meno conosciuto di Alessandroni.

Non è industrial nel senso stretto del termine, ovvero: non aspettatevi un disco alla Throbbing Gristle, qui è tutto molto più melodico, ma è assolutamente “ industriale” nella misura in cui Alessandroni riesce a ricreare le atmosfere monotone e opprimenti della catena di montaggio.

Ci sono sporadici momenti di respiro, la maggior parte del disco è fatta di incursioni di piano miscelate a campionamentI metallici, riff erosivi , ritmiche serrate e palpitanti, sequenze synth da ansia pura, stridii di nastri trasportatori e presse. Ad occhi chiusi l’impressione è quella di essere inseguiti in una fabbrica e di non trovare la via di uscita.

In mancanza di una copia fisica per l’ascolto, trovate 3 tracce su Boomkat o la versione del ’76 in streaming su Spotify.

Da avere.
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Benjamin Vidal presents Disco Sympathie
(Versatile France / VERLP028)

Scavando in quella che immagino essere un’enorme collezione personale, Benjamin Vidal, noto dj e crate digger francese, offre una visione estesa su una fetta della produzione musicale locale dei primi anni ’80.

Dodici tracce su doppio LP rigorosamente en francais che rielaborano con mood spensierato, giocoso e molto pop disco americana e synth wave europeo.

Grab!


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The Chakachas – Jungle Fever
(Polydor/ PD15030)

Considerato l’elevato tasso di sensualità esotica e il numero di gemiti vari di cui il disco è intriso, fa sempre un po’ strano pensare che a registrarlo fu un gruppo di bianchissimi musicisti belgi. Un milione di copie vendute solo negli USA e svariate censure dopo, Jungle Fever ritorna disponibile su 12”.

Grab!


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Schermata 2015-01-07 a 18.50.34

Thierry Meyer – Paradoxe / Trip
(Camisole Records/ CAM002)

La prossima repress ha una tiratura limitata, solo 100 copie. Copertina originale, inserto fotografico e 45′ trasparente blu. Super chicca da collezione.

Vaneggi synth kraut da studio teneramente stampati nel 1981 da Thierry Meyer con l’aiuto economico del suo insegnante di musica. Veloci!


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Liaisons Dangereuses – Liaisons Dangereuses
(Soulsheriff Records/ SSLP06)

I Liaisons Dangereuses sono la creatura di Chrislo Haas ( D.A.F.), Beate Bartel (Mania-D) e Krishna Goineau. Nome francese e testi franco/spagnoli non traggano in inganno, i Liaisons sono uno dei gruppi chiave della Neue Deutsche Welle ( n.d.r. New German Wave ).

L’album omonimo che il trio registra nal 1981 negli studi di Connie Plank e’ una pietra miliare dell’elettronica tutta. Basterebbe un ascolto alla classica hit Los Ninos Del Parque per capire quanto fossero in anticipo sui tempi, ma non si ferma qui.

Ci sono tracce serenamente proto techno e pure pre chicago, elementi EBM, anticipazioni industrial ed electro e c’e’ un approccio minimalista di fondo che ha inspirato non pochi produttori negli ultimi decenni.

E’ la prima ristampa su vinile dall’originale, non pensateci troppo.

Grab!


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Schermata 2015-01-13 a 19.10.40
4M International – Space Operator
(Good Vibes Italy/ PM 12006)

Ovviamente per inaugurare bene il primo RPR dell’anno non poteva mancare una ristampa italo. Stavolta niente bootleg o imprecisoni, Antibe e Full Time fanno le cose fatte bene e recuperano un side project del mitico Paolo Micioni.

Sviluppato su un sample di Drums Power dei Traks ( n.d.r. altro progetto di Micioni e soci), Space Operator usciva nel 1982.

Lato A versione originale: escapismo cosmico e mood lento con generose dosi di vocoder. Lato B versione instrumental per i meno coraggiosi.

Qui.

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